Lettori fissi

giovedì 26 aprile 2012

E I DISLESSICI ?

Mi hanno girato questo e volevo sapere cosa ne pensate.

"Alcuni atenei italiani hanno deciso di rendere disponibile la Laurea Specialistica solo in Inglese."



La legge 170 a favore delle persone affette da dislessia prevede:

Art. 5.
(Misure educative e didattiche di supporto)
1. Gli studenti con diagnosi di DSA hanno diritto a fruire di appositi provvedimenti dispensativi e compensativi di flessibilità didattica nel corso dei cicli di istruzione e formazione e negli studi universitari.
2. Agli studenti con DSA le istituzioni scolastiche, a valere sulle risorse specifiche e disponibili a legislazione vigente iscritte nello stato di previsione del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, garantiscono:
a) l’uso di una didattica individualizzata e personalizzata, con forme efficaci e flessibili di lavoro scolastico che tengano conto anche di caratteristiche peculiari dei soggetti, quali il bilinguismo, adottando una metodologia e una strategia educativa adeguate;
b) l’introduzione di strumenti compensativi, compresi i mezzi di apprendimento alternativi e le tecnologie informatiche, nonché misure dispensative da alcune prestazioni non essenziali ai fini della qualità dei concetti da apprendere;
c) per l’insegnamento delle lingue straniere, l’uso di strumenti compensativi che favoriscano la comunicazione verbale e che assicurino ritmi graduali di apprendimento, prevedendo anche, ove risulti utile, la possibilità dell’esonero.

Ma allora se tutto il corso di specialistica viene svolto in lingua inglese senza possibilità di sceglierlo come alternativa, per chi soffre di dislessia, la situazione non sarà delle più rosee e forse alcuni debbono dire addio alla laurea …. 



18 commenti:

  1. Hai centrato un punto dolente! Alle scuole primarie e secondarie siamo molto attenti alla diagnosi il più precoce possibile della dislessia (e a volte arriviamo molto, troppo tardi con alcuni - come mi è capitato di recente con un ragazzino di seconda media-); poi quando i ragazzi arrivano alal secondaria e all'universit tutto cambia, i metodi compensativi e dispensativi sono da richiedere col coltello fra i denti e a gran voce! Le famiglie più attente (e pazienti) pestano i piedi, chiedono e richiedono...e ottengono perchè è loro diritto. All'università sono i ragazzi a doversi muovere, sono maggiorenni, ma gli atenei non sono molto propensi ad ascoltare. In questi casi l'università è una conquista per i pochi che hanno tutte le carte a posto, non importa se questa carte dicano che devono essere facilitati nella scrittura, negli esami scritti, nelel lingue straniere!
    pensa che frustrazione questi ragazzi...imparare e disimparare a seconda della scuoal in cui vanno! E' giusto?!

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    1. Immagino che per loro sia una vera frustrazione, oltre al problema anche il "ricarico"

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  2. Cristina ha dato una buona risposta. I disabili, purtroppo non sono tutelati molto.

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  3. Ho un nipote con dislessia. Quando frequentava la prima e poi nella seconda elementare, le insegnanti insistevano a dire che era vagabondo. Poi per fortuna è arrivata una ragazza in gamba che ha capito il problema, lo ha esposto ai genitori e lo ha indirizzato in un centro...adesso è fra i primi della classe e frequenta la prima media! Spero davvero che non trovi troppi ostacoli lungo il cammino!

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  4. La dislessia in realtà non è una disabilità, ma solo un disturbo dell'apprendiemnto legato ad un funzionamento non tiimale della letto-scrittura o del calcolo. I dislessici non hanno insegnante di sostegno o educatore, per questo gli insegnanti di classe dovrebbero essere molto attenti e disponibili nel venire incontro a questa problematica.

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    1. Grazie mille Cristina per tutte le info che ci hai dato e che ci hanno permesso di saperene un pò di più sull'argomento

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  5. non ci avevo mai pensato...peccato!
    baci Baci

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Grazie mille per la visità e per il commento.

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